( racconto di fantasia) Ci siamo conosciuti nel Regno, sito per amanti del femom e del bdsm. La conoscenza, se pur nata nel virtuale, ha cominciato a crescere fino a diventare un rapporto D/s a tutti gli effetti. Così oggi porto il suo collare. Purtroppo però abitiamo a tanti chilometri di distanza e visti anche i nostri impegni lavorativi non è facile per noi incontrarsi. Abbiamo atteso due mesi per godere del nostro primo incontro reale. Un incontro bellissimo, mille volte più intenso di ogni nostra ......
Leggi tuttoImmagine Madame de Pompadeur (Deviantart) Le due Signore parlavano accanto al tavolo del buffet. In mano, ognuna, un flut con dello spumante all'interno. Le bollicine risalivano vispe dal fondo del fuso di cristallo mentre le due Donne conversavano. Una delle due osservò il ragazzo in un angolo della stanza. Era in disparte, osservava l'amica in piedi accanto a sé. Sorseggiò dal bicchiere fissando il ragazzo che indossava un completo giacca e pantalone nero. Al collo, una cravatta rossa, della stessa t......
Leggi tuttoNei giorni precedenti al suo arrivo, c'eravamo sentiti tantissimo. Erano anni che non avevo così tanta voglia di vedere qualcuna, sì perchè certe emozioni non sentono definizioni tipo “mistress” “donna vanilla” ecc. Che poi saranno sensazioni e desideri diversi sì, ma è l'intensità che conta e ha la stessa dignità sia che riguardi una mistress che una donna vanilla. Sapevo l'orario d'arrivo del suo treno, eppure in modo del tutto irragionevole ero affacciato al balcone da mezz'ora prima del ......
Leggi tuttoDopo qualche giorno di gradevole chat, ci vedemmo e il vedersi era stato subito intenso, di forte impatto emotivo,fisico e mentale. Una semplice chiacchierata in un locale all'aperto su noi, le nostre vite e senza mai toccare il bdsm. Ma del bdsm non serve parlarne per far uscire fuori i suoi meccanismi, che se devono uscire escono comunque attraverso gli sguardi, il modo di parlare e di parlarsi. E così dal nulla “Hai troppa voglia di fare qualcosa per me, vai a prendermi una birra al banco e portala su......
Leggi tutto(Dalla biblioteca del RegnoFemDom - contributo di edodina) Venerdi' pomeriggio. Appena staccato da lavoro mi butto nel traffico di Roma per tornare a casa. Ad aspettarmi c'è lei, mia moglie (come raccontato nella mia precedente esperienza non è una vera e propria dominatrice ma è a conoscenza del mio feticismo per i piedi, scarpe e calze e a volte, anche senza volerlo, riesce a farmi eccitare umiliandomi). Appena entrato in casa mi ricorda che la stessa sera abbiamo il compleanno della sua amica in un p......
Leggi tuttoNel vecchio albergo accesero il camino.Perchè la luce rossa del suo fuoco illuminasse i loro giochi. E trasformasse in lampo e buio, incendio e notte a suo piacere, nel crepitare della luce e nel suo alternarsi al buio, il loro volo.I vecchi mobili, le tende, gli oggetti di un passato che non era loro divennero loro complici quasi per gioco, si animarono di fantasie da soli.Sfilò lei dalle tende la corda intrecciata che le legava a lato.Lo accompagnò alla sedia.Lo legò e ne fece il suo festone.Per la pa......
Leggi tuttoSi fece accompagnare al mercato.Gli celò il collare sotto l’orlo della maglietta, perché non voleva fosse così manifesto subito a tutti chi fosse lui, e quale fosse il loro probabile rapporto. Chiunque li avrebbe scambiati per una coppia di amanti, forse marito e moglie, in giro tra i negozi del suk, sotto le tende, all’ombra.Lei camminava solo un poco più spedita, sapeva probabilmente dove andare, un paio di mercanti di spezie sorrisero quando lui arrancò un attimo, che quasi lei stava seminandolo......
Leggi tuttoFu al buio di una stanza.Nel silenzio di una notte in pieno giorno.Che cercò rumori. Poi l’ eco di una luce. Poi quella di un odore.Aveva freddo, la finestra teneva poco il vento, ed era nudo, lì sul pavimento. In ginocchio.Sentì la pelle rabbrividirgli sulla schiena, dopo ripensandoci a mente lucida sorrise: come si fa a chiamare pelle d’ oca una cosa così e non sorriderne? Su quei brividi che gli salivano dalle reni si posò la mano di lei.Calda. Caldissima. La sentì quasi rovente.Ed ebbe, di tut......
Leggi tuttoL'approccio con il primo giorno di scuola non fu semplice. Lorenzo era un quattordicenne timido, introverso, un pò impacciato. Sarà stata l'emozione del primo giorno, ma quella scuola cittadina, un istituto tecnico commerciale molto quotato in realtà situato in un enorme ex-convento , sembrava immensa, paragonata alla realtà del paese dove viveva e aveva fatto le scuole medie. E mentre sentiva crescere l'ansia per lo sconveniente ma inevitabile ritardo , non riusciva proprio a trovare la sua classe. Era......
Leggi tuttoSeduto sul bordo del letto, gli occhi persi nel vuoto, le lenzuola nere illuminate dal sole crescente che iniziavano ad illuminare e riscaldare quella giornata. Le finestre imperlate d'acqua della pioggia battente durata tutta la notte. Stavano per scattare le sei di mattina sulla sveglia digitale appoggiata sul comodino. Ma il suo sguardo era sempre perso nel vuoto. Appoggiato con i gomiti sulle proprie gambe, lo sguardo fisso sull'anello che portava al dito, che faceva girare tra il pollice e l'indice de......
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